Se stai leggendo questo articolo vuol dire che sei confuso sulla questione “tabaccai e POS”: questi esercenti sono obbligati a possedere il POS? Sigarette e valori bollati sono esonerati dell’obbligo oppure no?
Noi di confrontapos.com cercheremo di fare un po’ di chiarezza su questo argomento spesso al centro di dibattiti e critiche.
POS obbligatorio: revocata l’esenzione per i tabaccai
L’obbligo del POS per i tabaccai era già vigente in passato ma fu rimosso ad ottobre 2022 in seguito alle richieste costanti dei gestori, che si trovavano a dover pagare commissioni bancarie spesso superiori agli incassi.
L’esonero in particolare faceva riferimento a specifici beni:
- Valori bollati: marche da bollo;
- Valori postali: come ad esempio i francobolli;
- Generi di monopolio: sigarette e altri tabacchi.
Cosa è cambiato?
Dal 26 giugno 2023 l’obbligo di accettare pagamenti elettronici anche per sigarette e marche da bollo è stata reintrodotto: l’Agenzia delle Dogane ha infatti revocato l’eccezione alla regola stabilita in passato.
Attualmente dunque il POS è obbligatorio anche per le categorie di beni precedentemente escluse.
Ma qual è il motivo?
In base alle dichiarazioni rilasciate tale decisione scaturisce principalmente dall’evoluzione del mercato dei POS: esistono infatti molte soluzioni con canone fisso (i cui costi non sono legati al numero delle transazioni) e altre che prevedono il rimborso delle commissioni per i micro-pagamenti inferiori a 10 euro.
Non sussistono più dunque le condizioni che hanno portato alla decisione di esonerare i tabaccai dall’obbligo di accettare i pagamenti a mezzo POS per i beni in questione.
I pagamenti con POS inoltre sono incentivati per sostenere la lotta all’evasione fiscale: con questi sistemi si riduce la possibilità che i negozianti non emettano scontrini fiscali e le transazioni diventano più trasparenti.
Quando scattano le sanzioni per i tabaccai
La sanzione amministrativa pecuniaria prevista per i tabaccai in caso di mancata accettazione dei pagamenti con POS (ora anche per prodotti come sigarette marche da bollo) è composta da due voci: un importo fisso pari a 30 euro al quale si affianca la somma aggiuntiva del 4 per cento, calcolata in base al valore della transazione.
Attenzione: per scattare la sanzione è necessario che al consumatore venga negata effettivamente la transazione con carta, se invece il cliente non chiede di pagare con POS la multa non scatta anche se l’esercente è sprovvisto del terminale.
Le sanzioni non scattano in caso di oggettiva impossibilità tecnica: se il commerciante è in grado di dimostrare il momentaneo malfunzionamento del POS non sarà multato.