Come si usa un POS?

Se stai leggendo questo articolo vuol dire che hai ancora qualche dubbio su come utilizzare nel modo corretto un POS.

Noi di confrontapos.com oggi abbiamo realizzato questa mini-guida per spiegarti nel dettaglio a cosa serve e come si usa un POS.

Cos’è un POS e cosa serve?

Il POS (acronimo di “Point of Sale” ossia “punto di vendita”) è un dispositivo elettronico che consente di accettare pagamenti elettronici, ossia mediante le diverse tipologie di carte (carta di credito, debito e prepagata).

Possedere un POS comporta per la tua attività molteplici vantaggi:

  • Velocizza le operazioni di pagamento: le transazioni elettroniche richiedono pochi secondi;
  • Consente di ricevere pagamenti in qualsiasi valuta;
  • Accontenta i clienti: sempre più persone preferiscono il metodo di pagamento elettronico a quello in contanti;
  • E’ un metodo di pagamento sicuro a prova di frode;
  • Semplifica la gestione dei flussi economici della tua azienda: l’importo di ogni transazione viene subito digitalizzato e inserito nell’estratto conto bancario;

POS: obblighi e bonus

Ma il possesso del POS è obbligatorio?

La risposta è assolutamente sì.

In realtà questo terminale è obbligatorio dal 2012 (i tempi del Governo Monti), sebbene l’assenza di sanzioni abbia indotto la maggior parte dei commercianti ad ignorare le regole.

Le cose sono cambiate con l’introduzione della nuova riforma del 30 giugno 2022: coloro che rifiutano pagamenti elettronici rischiano una sanzione su ogni transazione rifiutata.

Se hai un’attività quindi possedere un POS è obbligatorio ma in realtà questo rappresenta un vantaggio per il tuo giro di affari: si tratta di uno di quei servizi base da offrire ai propri clienti, che grazie al cashback proposto dallo Stato, sono sempre più incentivati a pagare con carta anziché in contati. 

Inoltre devi sapere che con il decreto fisco è possibile ottenere l’erogazione di un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate sul transato del terminale POS.

Si tratta di un incentivo economico statale che copre parte delle spese sostenute da commercianti e professionisti per accettare pagamenti elettronici mediante POS: ne possono beneficiare tutte le attività con fatturato annuo uguale o inferiore a 400.000 euro (nell’anno d’imposta precedente a quello di riferimento).

Inoltre fino alla fine del 2022 è possibile ottenere un credito di imposta fino a 320 euro per coloro che acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti evoluti di pagamento elettronico.

Come si usa un POS?

A questo punto ti starai sicuramente chiedendo come funziona questo dispositivo.

Puoi digitare sia l’importo manualmente sul terminale oppure sulla tastiera dell’app presente sullo smartphone (in caso di POS mobile) oppure utilizzare la funzione catalogo, disponibile in tantissimi POS presenti in commercio.

In questo caso puoi selezionare dalla schermata principale dell’applicazione i prodotti venduti (registrati precedentemente nel catalogo) in modo che il totale venga calcolato automaticamente.

Accettare un pagamento con POS è davvero semplice e veloce: in caso di carta con chip inciso sulla tessera o banda magnetica, al cliente verrà richiesto di digitare il PIN (un codice di sicurezza di 4 cifre), mentre con l’innovativa funzione contactless che sfrutta la tecnologia NFC, entro 25 € non viene richiesto alcun PIN (basta avvicinare la carta o lo smartphone al terminale), velocizzando ulteriormente il pagamento.

L’utilizzo del Pos varia leggermente in base al metodo di incasso prescelto

  • Classico con lettura del chip: la carta scelta viene inserita all’interno della fessura Pos per la lettura del chip, dopodiché il cliente inserisce il proprio codice PIN digitando i numeri sulla tastiera e invia la conferma tramite il tasto solitamente di colore verde.  Il terminale a questo punto inoltra la richiesta di accredito (operazione che richiede pochi secondi): l’importo del pagamento viene trasferito dal conto del cliente a quello del venditore in un arco di tempo stabilito in base alla tipologia di Pos scelto (in alcuni casi l’accredito è immediato, in altri sono necessari alcuni giorni).
  • Pagamento strisciando la carta: i terminali dispongono quasi sempre di una fessura, solitamente posta sul lato destro, che consente di leggere la banda magnetica di una carta di credito. Ricorda che la banda magnetica deve essere rivolta verso il basso e verso l’interno del Pos. Dopo aver strisciato la carta al cliente può essere richiesto di inserire una password o di fare una firma, in base a quanto previsto dalle condizioni di utilizzo della carta.
  • Pagamento contactless: per importi inferiori a 25€, ti basterà digitare l’importo della transazione sul POS e far avvicinare al cliente la carta o la smartphone al POS. Avvicinando la carta al lettore si crea un canale comunicativo protetto attraverso il quale i dati della transazione transitano da carta a terminale: quest’ultimo conferma la lettura della carta (o della carta digitale su smartphone) e l’avvenuto pagamento. Per importi superiori a 25€ è necessario inserire il codice PIN della carta o il codice di sicurezza del portafoglio elettronico per ultimare il pagamento. 

Al termine del pagamento puoi scegliere di inviare la ricevuta digitale tramite SMS o e-mail, oppure di stamparla se il POS da te scelto dispone di una stampante integrata.

Puoi scoprire i migliori pos in assoluto qui, oppure consultando la classifica che trovi qui sotto:

Informazioni sulla nostra Redazione

Alessio Sabatini

Appassionato da sempre di informatica, per necessità mi sono avvicinato al mondo dei pagamenti digitali ed ho deciso di scrivere articoli e guide in questo portale, così da aiutare commercianti e imprenditori a fare la scelta giusta.

Puoi Scrivermi a redazione@confrontapos.com

Pubblicato da Alessio il 1 Ottobre 2022 alle 01:31 pm