Commissioni POS, quali e quante sono? Guida 2024

Vuoi scoprire tutto quello che c’è da sapere sulle commissioni POS, quali sono e qual è il POS con le commissioni più basse?

Sei alla ricerca di un POS per la tua attività ma sei indeciso sulla scelta? Ti piacerebbe optare per un POS con commissioni non hai un’idea precisa dei costi? Le commissioni dei Pos sono davvero così insostenibili?

Oggi noi di confrontapos.com ti sveleremo tutta la verità sulle commissioni dei POS.

Non ti resta che proseguire nella lettura di questa mini-guida. 

Intanto, ti lascio una tabella riassuntiva dei POS con tutte le rispettive commissioni:

💳 Prodotto💶 Costo⏳ Canone🪙 Commissioni
MyPOS GO 229€Nessun canone1.20% + 0.05€
Axerve Smart Easy POS100€Nessun canone1%
SumUp Solo79.99€Nessun canone1.95%
Mobile POS Nexi29€Nessun canone1.89%
MyPOS PRO249€Nessun canone1.20% + 0.05€
SmartPOS Mini Nexi149€Nessun canone1.86%
SumUP Air22€Nessun canone1.95%

Come funziona un POS con commissioni?

Dopo l’introduzione obbligatoria del pagamento Pos, tutti gli esercenti che vendono beni e servizi si domandano quanto sia effettivamente il costo delle commissioni per ogni transazione che si effettua.

I POS con commissioni sulle transazioni non prevedono il pagamento di alcun canone mensile per il noleggio: il terminale viene acquistato e non prevede costi aggiuntivi, né spese di disinstallazione o di recesso dal contratto. 

Viene applicata una tariffa al consumo: andrai quindi a pagare l’effettivo utilizzo del POS visto che viene applicata una commissione % solo sulle transazioni effettuate. 

Le commissioni applicate cambiano chiaramente da un gestore all’altro ma non risultano mai inferiori all’1%.

La percentuale calcolata sul totale di ogni singola transazione viene poi pagata secondo le modalità previste dal contratto, al termine del periodo di riferimento, o sottratta al totale durante il trasferimento dell’incasso sul conto. 

Commissioni POS: sono tutte uguali?

Molti commercianti sostengono che accettare un pagamento elettronico sia antieconomico a causa delle commissioni. Ma le commissioni sono tutte uguali?

Queste dipendono dal circuito utilizzato, dalla tipologia di carte di credito o di debito utilizzata e, ovviamente, dall’importo della spesa.

Il costo totale può andare da circa lo 0,6% al 3% per ogni transazione.

Ovviamente un fattore importante è giocato dal volume di transato: essendo le commissioni in percentuale, è normale che più incasserai con il POS, più costi pagherai per le transazioni

POS con commissioni: quali sono i più convenienti?

Informarsi su come risparmiare è diventato indispensabile per molti commercianti e a tal proposito è necessario confrontare le diverse opzioni che offre attualmente il mercato, per individuare quella più adatta alla propria attività. 

Valuta i tuoi incassi per capire quante transazioni elettroniche accetti mensilmente e quali sono i circuiti (PagoBancomat, Mastercard, Visa, etc.) più utilizzati presso la tua attività.

Dal momento che non esiste più alcun limite minimo per il pagamento del POS (inizialmente era fissato a 30 € che poi è divento 5 €) bisogna puntare sui POS con commissioni più convenienti. Ma quali sono?

Non possiamo non nominare i terminali proposti da SumUP che assicurano una commissione fissa dell’1,95% e Smart Pos Easy di Axerve che applica invece l’1% di commissioni 

Abbiamo poi Zettle che applica una commissione del 2,75% che si riduce con l’incremento del volume transato fino a raggiungere la quota minima dell’1% e MYPOS che per le carte di credito o prepagate riconosciute a livello europeo propone commissioni pari all’1,55%, mentre per le carte internazionali si arriva al 2,85%.

Ecco una tabella dei migliori:

Ridurre le commissioni: ecco il Bonus del Governo

I costi per il possesso di un POS e delle relative commissioni sui pagamenti prevedono agevolazioni da parte dello Stato: stiamo parlando del famoso Bonus POS, utile per ridurre l’impatto di queste spese sugli incassi dei commercianti. 

A partire dal 1° luglio 2022, data in cui sono state introdotte le sanzioni per chi non accetta pagamenti elettronici, è stato introdotto un interessante bonus del 30% delle commissioni sotto forma di credito d’imposta, se nell’anno precedente hai registrato un fatturato inferiore ai 400.000 euro.

Non si tratta dell’unica agevolazione prevista: se desideri acquistare un POS potrai godere anche di un bonus del 70%, se non hai superato i 200.000 euro di fatturato nel precedente esercizio, per un massimo di 160 euro. 

Ma come fare per richiederlo?

Basta compilare il modello F24 da inoltrare all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica, comunicando il numero totale delle transazioni effettuate e il totale dei costi sostenuti relativi al servizio Pos indicando il codice tributo “6916”.

Ricorda che il credito d’imposta può essere utilizzato a partire dal mese successivo a quello in cui i costi delle commissioni sono stati sostenuti e che se il credito non è stato ancora utilizzato, non ha scadenza e puoi richiederne l’utilizzo fino alla dichiarazione dei redditi dell’anno di pertinenza.

Puoi avere maggiori info sulle agevolazioni:

  • https://www.informazionefiscale.it/Bonus-POS-2022-credito-imposta-100-30-per-cento
  • https://www.informazionefiscale.it/POS-obbligatorio-2022-agevolazioni-fiscali
Informazioni sulla nostra Redazione

Alessio Sabatini

Appassionato da sempre di informatica, per necessità mi sono avvicinato al mondo dei pagamenti digitali ed ho deciso di scrivere articoli e guide in questo portale, così da aiutare commercianti e imprenditori a fare la scelta giusta.

Puoi Scrivermi a redazione@confrontapos.com

Pubblicato da Alessio il 5 Ottobre 2022 alle 05:05 pm | Ultima Modifica: 3 Febbraio 2024 alle 04:07 pm