Quali sono le commissioni pagamento pos?

L’utilizzo del POS negli ultimi anni è diventato sempre più comune sia per esercenti che per consumatori: oltre a perseguire l’evasione fiscale limitando la circolazione del contante, le transazioni elettroniche favoriscono la digitalizzazione del nostro Paese e rendono i pagamenti più pratici e sicuri. 

L’obbligo di possedere un POS è stato introdotto per la prima volta in Italia nel 2012 dal Governo Monti con il famoso “decreto crescita 2.0”: nel corso degli anni ci son state diversi dibattiti sull’argomento e son state apportate molteplici modifiche su soglia minima di pagamento, attività soggette all’obbligo e sanzioni.

Attualmente il POS è obbligatorio anche sui micropagamenti ossia le transazioni al di sotto di 5 euro. 

Ma quali sono le commissioni previste per il pagamento con POS? A chi è rivolto l’obbligo? Esistono sanzioni per chi non rispetta l’obbligo?

Scopriamolo insieme. 

Quanto costa una transazione con il POS?

Purtroppo accettare pagamenti con carte di credito risulta costoso per gli esercenti che si lamentano spesso di dover sostenere dei costi per uno strumento di pagamento che secondo alcuni va ad esclusivo vantaggio degli acquirenti. 

I costi relativi all’utilizzo del POS si dividono in due categorie: da un lato ci sono i costi del noleggio o acquisto del terminale, dall’altro i costi per singola transazione.

Negli ultimi anni sono entrati sul mercato nuovi operatori e i prezzi sulle commissioni sono diventati più concorrenziali.

Basti pensare a SumUp che non ha alcun costo mensile e chiede solo l’1,95% su ogni transazione oppure a MyPOS che dopo l’acquisto del terminale richiede una commissione di solo 1,20% sulle carte nazionali.

Interessante anche Axerve che propone sia un’offerta senza commissione con canone mensile tra 17 e 22 euro fino a 30 mila euro d’incassi all’anno che una promozione senza canone mensile caratterizzata da commissioni fisse dell’1%.

A chi è rivolto l’obbligo di accettare pagamenti elettronici?

La legge prevede l’obbligo di accettare pagamenti elettronici per tutte le attività commerciali e liberi professionisti.

In Italia, quindi, è obbligatorio avere il POS per:

  • negozi, attività commerciali, artigiani, bar, pizzerie, ristoranti, hotel, b&b e qualsiasi attività di ristorazione o struttura ricettiva;
  • liberi professionisti che esercitano in proprio (ad esempio: avvocati, commercialisti, parrucchieri, idraulici,tassisti, ecc);
  • attività itineranti: venditori ambulanti e affini che esercitano un’attività di vendita in mercati e fiere;

Ci teniamo a chiarire che il possesso del POS non deve essere visto come una limitazione bensì come un vantaggio per la propria attività per diversi motivi:

  • Accontentare il cliente senza indurlo a prelevare contanti (facendogli così risparmiare il tempo per raggiungere lo sportello automatico e attendere il proprio turno);
  • Più igiene: il pagamento elettronico limita la manipolazione di contante riducendo notevolmente la trasmissione di germi e batteri;
  • Più sicurezza: i pagamenti bancomat sono sicuri e prova di frode;

Ci sono delle multe per chi non accetta pagamenti elettronici con il POS?

A partire dal 30 giugno 2022 è stata introdotta la sanzione amministrativa pecuniaria in caso di mancata accettazione dei pagamenti con POS.

Commercianti e professionisti che rifiutano un pagamento elettronico, a prescindere dalla cifra, dovranno pagare una multa composta da due voci: un importo fisso pari a 30 euro al quale si andrà ad aggiungere un importo pari al 4% della transazione rifiutata.

La sanzione è calcolata in base all’entità della somma per la quale verrà rifiutato l’utilizzo del POS, secondo il principio di proporzionalità: rifiutare un pagamento di 50 euro comporta quindi per l’esercente una multa di 32 euro (30 euro + 4  % di 50).

Per questa tipologia di sanzione non sarà possibile procedere al pagamento in misura ridotta, che permette entro 60 giorni dalla notifica della violazione, di pagare una somma pari alla terza parte del massimo della sanzione.

La sanzione scatta solo nel momento in cui al consumatore viene negato il pagamento elettronico con carta di credito o bancomat: se il cliente non lo richiede non sussistono le condizioni necessarie per infliggere la multa, anche nei casi in cui l’esercente risulta sprovvisto del POS.

Infine è stato stabilito che non esistono sanzioni nei casi di oggettiva impossibilità tecnica, che si verifica quando si presentano problemi di connettività o di malfunzionamenti tecnici dei terminali utilizzati per l’accettazione dei pagamenti elettronici.

Ecco una selezione completa dei migliori POS in assoluto:

Classifica Migliori POS Portatili 2024

Posto
  • Costo Nessun costo iniziale.
  • Canone 17 a 22 euro
  • Commissione Nessuna commissione.

Posto
SumUp Solo
9.4/10
  • Costo 79€
  • Canone Nessun canone
  • Commissione 1,95%

Posto
MyPOS GO 2
9.8/10
  • Costo 14.90€
  • Canone NO
  • Commissione 1.20% + 0.05 EUR

Posto
  • Costo Nessun costo.
  • Canone 22,50€
  • Commissione da 0,99%

Posto
  • Costo 54€ al mese
  • Canone Si
  • Commissione da 0,99%

Posto
  • Costo 219€
  • Canone
  • Commissione

Posto
  • Costo 169€
  • Canone Nessun canone.
  • Commissione 1.49%

Posto
SumUp Air
9.3/10
  • Costo 49€
  • Canone No
  • Commissione 1,95 %

Posto
  • Costo 29€
  • Canone Nessun Canone
  • Commissione 1,89%

Informazioni sulla nostra Redazione

Alessio Sabatini

Appassionato da sempre di informatica, per necessità mi sono avvicinato al mondo dei pagamenti digitali ed ho deciso di scrivere articoli e guide in questo portale, così da aiutare commercianti e imprenditori a fare la scelta giusta.

Puoi Scrivermi a redazione@confrontapos.com

Pubblicato da Alessio il 12 Giugno 2023 alle 06:40 am | Ultima Modifica: 18 Gennaio 2024 alle 04:40 pm