Cos’è la preautorizzazione POS?
La preautorizzazione POS è un meccanismo che blocca temporaneamente una somma sul conto del cliente per garantire fondi sufficienti al completamento di una transazione. Viene usata in settori come hotel, noleggio auto e ristoranti. I fondi rimangono bloccati per alcuni giorni, fino a un massimo di 30, e si sbloccano automaticamente se l’addebito non viene completato. Conoscere questo processo aiuta a evitare sorprese e a gestire meglio le proprie finanze.
I misteri dietro le transazioni con il POS
Ti sarà capitato almeno una volta di pagare con la carta e scoprire che una certa somma è stata “bloccata” sul tuo conto. Quella cifra non sembra disponibile, ma non è nemmeno stata scalata definitivamente. Questo fenomeno, conosciuto come preautorizzazione POS, può sembrare complicato, ma in realtà è un meccanismo ben strutturato pensato per proteggere sia il venditore che il cliente. In questo articolo scoprirai cos’è la preautorizzazione, perché viene utilizzata e quali sono i motivi dietro il blocco temporaneo dei fondi.
Cos’è la preautorizzazione POS?
La preautorizzazione è una procedura utilizzata durante una transazione elettronica per garantire che una determinata somma sia disponibile sul conto del cliente al momento dell’acquisto. In pratica, quando paghi con una carta di credito o debito, il terminale POS comunica con la banca emittente della tua carta per verificare se ci sono abbastanza fondi per completare l’acquisto. Durante questa fase, l’importo non viene immediatamente addebitato, ma bloccato, restando indisponibile per il cliente.
Questa operazione è particolarmente comune nei settori in cui l’importo finale potrebbe variare, come nel noleggio auto, nei soggiorni in hotel o persino nei ristoranti. Il blocco è una sorta di “prenotazione” di denaro che permette al venditore di essere sicuro che il cliente possa effettivamente coprire la spesa.
Perché vengono bloccati i soldi sul conto?
La preautorizzazione ha lo scopo di offrire una doppia protezione. Da un lato, tutela il venditore assicurandogli che il cliente abbia i fondi necessari; dall’altro, permette al cliente di completare la transazione senza addebiti immediati, lasciando spazio per eventuali modifiche o cancellazioni.
Ad esempio, immagina di prenotare una stanza d’hotel: l’albergatore blocca una somma equivalente al costo del soggiorno per garantire che il cliente abbia i fondi disponibili. Questo blocco si rivela utile nel caso in cui il cliente decida di non presentarsi o di annullare all’ultimo minuto senza preavviso. In altre situazioni, come il rifornimento di carburante presso un distributore automatico, la somma bloccata potrebbe essere maggiore rispetto al consumo effettivo, lasciando una finestra di tempo prima del calcolo finale.
Quanto dura il blocco dei fondi su carta?
La durata del blocco dipende dal tipo di transazione e dalle regole stabilite dalla banca o dal circuito della carta di pagamento. In genere, il denaro rimane bloccato per un periodo che varia da pochi giorni fino a un massimo di 30 giorni. Se il venditore non conclude l’addebito entro questo periodo, la somma viene automaticamente sbloccata e torna disponibile sul conto del cliente.
In ogni caso, è importante sapere che il cliente non può accelerare il processo di sblocco: solo il venditore o il sistema bancario possono gestire questa operazione. Per questo motivo, è sempre consigliabile tenere traccia delle transazioni e, in caso di dubbi, contattare il proprio istituto bancario.
Settori in cui la preautorizzazione è più comune
Alcuni ambiti fanno un uso più frequente della preautorizzazione rispetto ad altri. Nel settore alberghiero, ad esempio, il blocco è spesso utilizzato per coprire eventuali costi aggiuntivi, come consumazioni dal minibar, servizi extra o danni alla struttura. Questa somma può essere sbloccata al momento del check-out, una volta calcolato l’importo finale. Anche le società di noleggio auto applicano la preautorizzazione per coprire eventuali danni al veicolo o spese non previste. La somma bloccata può includere anche il deposito cauzionale. Nei ristoranti, soprattutto in caso di grandi prenotazioni, il blocco serve a garantire che il cliente abbia i fondi necessari per il pagamento del conto, soprattutto se si tratta di un importo elevato.
Come evitare inconvenienti legati alla preautorizzazione
Se vuoi ridurre al minimo i disagi legati ai blocchi sul conto, ci sono alcune strategie che puoi adottare. È fondamentale informarti in anticipo chiedendo sempre al venditore o all’azienda se verrà effettuata una preautorizzazione e per quale importo. Tieni sotto controllo il saldo utilizzando l’app della tua banca per monitorare i movimenti e verificare eventuali blocchi. Evita transazioni multiple e cerca di completare l’addebito finale in tempi brevi per evitare che il blocco si prolunghi inutilmente.